C’era una volta,

nel piccolo borgo di Massimino, un giorno di Natale molto speciale.

Due Babbi Natale avevano fatto visita ai bambini del paese.

Uno, buono, a lasciare i regali e l’altro… a fare scherzetti.

Questo Babbo Dispettoso girava qua e là per le case vestito di verde e nero, facendo scherzetti ad elfi, nascondendo i regali per i bambini che si erano comportati bene e mettendo al loro posto del nerissimo carbone.

“Cosa possiamo fare?” chiedevano tristi i bambini, vedendo il carbone sotto l’albero.

Anche il Vero Babbo Natale se n’era accorto: la mattina di Natale, anziché risa e divertimento, sentiva tristezza e malinconia dal paese di Massimino.

Allora, per capire cos’era successo, decise di di saltare sulla sua slitta e gridando i nomi delle sue renne “Forza Rudolph, forza Cometa, Forza Fulmine e tutte le altre!” scese dal cielo nel piccolo paese per capire l’origine di tutta quella tristezza.

I bambini lo sentivano da lontano, con la sua risata contagiosa, sempre più forte e gioiosa mano a mano che arriva a terra.

“OH OH OH – che succede, bambini? Come mai tante facce tristi la giornata di Natale?” chiese.

“Qualcuno ci ha portato via i regali… al loro posto ha messo il carbone!”

“OH OH OH, forse so chi è stato” Disse Babbo Natale.

“Chi, chi, chi Babbo?” Risposero in coro i bambini.

“È stato mio fratello, il Babbo Natale Dispettoso… che quando arriva il Natale, diventa un po’ triste perché nessuno si ricorda di lasciargli un po’ di biscotti!”.

“Ma non vi preoccupate bambini”, disse accarezzandosi la lunga barba bianca, “Per rendere felice durante il Natale anche il Babbo Dispettoso” – disse il Vero Babbo – dovrete trovare le lettere nascoste per tutta Massimino che compongono la parola… e vedrete, lui tornerà buono come me!”

“Davvero?” Risposero in coro i bambini.

“Davvero! E quando sarà tornato buono… vi ridarà tutti i vostri regali… e per ringraziarvi della vostra gentilezza vi regalerà qualcosa di bello a tutti voi da parte sua – proprio come faccio io! – OH OH OH!” disse mentre stava per salire sulla slitta.

“E non dimenticate bambini e bambine” – salutava mentre le renne iniziavano a salire nel cielo di Massimino – “Anche lui è Babbo Natale… solo un po’ più dispettoso. Siate buoni con lui e salutatelo/abbracciatelo se lo vedete!”

“E vedrete che vi farà divertire!”